Inaugurata il 16 agosto al Septimerpass
Une targa in bronzo sulle alpi svizzere ricorderà il passaggio di San Colombano
Altri tre esemplari della targa saranno collocati a Bangor, Luxeuil e Bobbio per iniziativa degli amici di San Colombano
Il Septimerpass lo cerchi invano sulle cartine d’Europa, per il semplice fatto che non c’è strada carrozzabile: è rimasto intatto da sempre, nel cuore della Svizzera e della stessa Europa occidentale, essendo l’unico vero spartiacque tra i bacini del Reno, del Danubio e del Po.
Di li quattordici secoli fa, la tradizione vuole che sia passato san Colombano percorrendo la strada più breve per l’Italia tra Coira, capitale del Canton dei Grigioni, e Chiavenna presso il lago di Como, tradizione suffragata dalla presenza di un piccolo lago e di un monte che portano il nome del santo.
Da Bobbio cinque “amici di san Colombano”, sono partiti per affrontare sabato 16 agosto 2008 la quota 2310 del passo e la nevicata venuta la sera precedente: volevano ad ogni costo esser presenti all’inaugurazione della targa in bronzo posta a ricordo del passaggio del grande Irlandese.
L’appuntamento è a Bivio, alta valle del Reno, con gli amici di Luxeuil e di San Colombano al Lambro per coprire i 7 km, chi a piedi, chi su fuoristrada, che separano la piccola borgata svizzera dal Septimerpass. Lassù tra basse nuvole e a -2° don Piero Coletto ha celebrato la Messa in onore del Santo e ha portato la benedizione e il saluto del vescovo Gianni Ambrosio, incarico affidatogli a Bobbio la sera precedente, festa dell’Assunta.
Erano presenti amici venuti da Suzara e altri provenienti da comunità colombaniane europee, ma sopratutto i coniugi Robert et Claudia Mestelan ai quali se deve l’idea di porre questo segno sul tetto d’Europa, da loro attraversato lo scorso anno quando “sulle orme di San Colombano” hanno camminato a piedi da Bangor a Bobbio. In segno di riconoscenza don Coletto ha consegnato loro la medaglia d’argento recante l’effigie del vescovo di Bobbio Pietro Zuccarino.
Della targa bronzea sono in fusione altri tre esemplari, offerti in parte dagli Amici di San Colombano francesi e italiani: uno andrà in Irlanda a Bangor da dove Colombano è partito, uno a Luxeuil, il terzo a Bobbio: si pensa di collocarlo su una stele nei giardini di piazza S. Fara il giorno 23 novembre, festa del santo.
Nel pomeriggio in Svizzera è spuntato il sole, dono di San Colombano. Tuttavia la mattinata grigia e freddissima non ha impedito il crearsi di un’atmosfera di entusiasmo e di fraternità che si è conclusa con il ritorno a Bivio, bellissimo e straordinario paese al di là delle Alpi, dove la gente parla l’italiano, patria di Guardie svizzere e di frati Cappuccini. Qui siamo stati ospiti del Sindaco Fritz Guidon a cui se deve la posa in opera della targa bronzea e gran parte della buona riuscita dell’evento colombaniano.